(ANSA) – Roma, 7 aprile 09
“E’ importante che i partiti siano democratici e che possano usufruire dei finanziamenti pubblici solo se danno garanzie di democraticità”. Così il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini, nell’ambito di un convegno della Fondazione etica su ‘Legge sui partiti e finanziamento pubblico nell’attuazione dell’art. 49 della Costituzione. Casini si è detto convinto che i finanziamenti, “purché limpidi, non sono un motivo di scandalo, ma al contrario stimolano la concorrenza, la competitività, perché danno la possibilità di partecipare a tutti”. Il leader dell’Udc ha fatto l’esempio del rimborso elettorale per le europee riconosciuto anche ai partiti che non abbiamo avuto eletti, ma abbiano superato la soglia dell’1%. “In una competizione elettorale un partito può non vincere – ha spiegato Casini – ma se non ce la fa non può ritrovarsi anche con i debiti, perché allora la politica può farla solo chi ha grandi redditi”. Casini si è detto favorevole a una legge che dia finalmente attuazione all’articolo 49 della Costituzione e che stabilisca che per avere accesso ai finanziamenti “i partiti garantiscano un ordinamento democratico interno”. Si è detto invece contrario alla possibilità che sia introdotto un limite ai mandati dei parlamentari. Infine, parole di critica per il sistema vigente “nella fase attuale della vita pubblica, per cui il rapporto tra partiti e Paese è sostituito da quello tra leader e Paese, un modello che Berlusconi e il Partito democratico hanno assecondato e a cui è funzionale un Parlamento di nominati”.