Il Corriere della Sera ha pubblicato i nostri indicatori sulla gestione economico-finanziaria delle Regioni che mettono in luce una situazione sempre meno polarizzata per quanto riguarda la gestione delle risorse. Anche se si conferma sempre la divisione tra le Regioni del Nord, più performanti, contrapposte a quelle del Sud, che registrano più criticità, possiamo affermare che il Nord non è sempre migliore del Sud e il Sud non è sempre peggiore del Nord.
Come dimostrano l’appesantimento economico-finanziario della Regione Liguria o, al contrario, la buona performance della Regione Puglia.
Prendere in considerazione la capacità di funzionamento della macchina amministrativa per capire come e per cosa spendere è essenziale anche per utilizzare al meglio le risorse europee che, allo stato attuale, rappresentano un’occasione imperdibile per modernizzare l’Italia.
L’analisi dell’utilizzo dei fondi comunitari per gli investimenti relativamente alla programmazione europea 2014-20, ad esempio, mette in evidenza un quadro estremamente differenziato tra le Regioni: si va da percentuali superiori al 100% per Valle d’Aosta, Emilia-Romagna e Friuli Venezia Giulia (tutte Regioni del Nord), sino a livelli di copertura degli impegni sensibilmente più bassi: intorno al 50-60% per Abruzzo, Marche, Calabria, Sicilia e Lombardia (ancora Nord, Centro e Sud a pari livello).
Maggiori informazioni e dettagli sono disponibili a questo link.
I risultati sono stati elaborati dal team di ricerca di Centro REP e Fondazione Etica.