Parte dall’Università di Salerno il dibattito pubblico per confrontarsi su come partecipare in maniera attiva, reattiva e proattiva alla ripartenza dell’Italia. Si è tenuta oggi in occasione di #SAA21, la prima tappa degli incontri “Ripartenza A Porte Aperte”, campagna condotta da numerose associazioni della società civile che partecipano a Open Government Forum per richiedere alle PA di ripartire ricostruendo la trama della partecipazione civica per promuovere la vigilanza della società civile sulla realizzazione dei piani nazionali per l’Amministrazione Aperta e il Piano Nazionale Ripresa e Resilienza.
Inizia dall’Università di Salerno nella Settimana dell’Amministrazione Aperta #SAA21 la prima tappa degli incontri “Ripartenza A Porte Aperte”, campagna condotta da numerose associazioni della società civile che partecipano a Open Government Forum per richiedere alle PA di ripartire ricostruendo la trama della partecipazione civica per promuovere la vigilanza della società civile sulla realizzazione dei piani nazionali per l’Amministrazione Aperta e il Piano Nazionale Ripresa e Resilienza.
Con l’iniziativa Ripartenza a porte aperte. Come l’Open Government Forum può contribuire ai Piani Nazionali per l’Amministrazione Aperta, organizzata dall’Osservatorio Osservatorio per la Comunicazione e l’Informazione nella PA in Italia e in Europa (OCIPA) del Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione (PoliCom), le organizzazioni della società civile aprono il dibattito pubblico per confrontarsi su come partecipare in maniera attiva, reattiva e proattiva alla ripartenza dell’Italia.
Dopo gli appelli al Presidente Draghi e al Ministro Brunetta per la ripartenza a porte aperte si ricomincia da racconto di quello che le stesse associazioni che partecipano all’Open Government Forum hanno fatto in questi anni realizzando pratiche di cittadinanza attiva: monitoraggi civici, inchieste giornalistiche, attività didattiche sulla trasparenza amministrativa, accountability, comunicazione pubblica, advocacy, lobbying.
Ha aperto i lavori il Prof. Virgilio d’Antonio, Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione, che ha affermato: “Auspico che alla ripresa delle attività in presenza all’Università di Salerno si riprenda anche il dialogo collaborativo tra Università e mondo delle associazioni della comunicazione e della società civile perché da questa sinergia si possono formare professionisti della comunicazione con adeguate competenze per far ripartire il nostro Paese”.
Daniela Vellutino, docente del laboratorio didattico per la comunicazione pubblica Diritto di Accesso Civico, ha sottolineato: “Partiamo dal Sud parlando agli studenti universitari, in particolare iniziamo da quelli/e che studiano Scienze della Comunicazione, perché in questa fase storica, così importante per il loro futuro, stanno apprendendo come fare buona comunicazione pubblica imparando a essere cittadini monitoranti. Con il loro sapere e saper fare devono poter contribuire alla ripartenza dell’Italia, lavorare nelle PA al servizio dei cittadini monitoranti. La comunicazione pubblica di qualità è una leva per i diritti di cittadinanza e per rafforzare la trasparenza e l’accountability delle PA”.
Hanno partecipato all’evento:
Federico Anghelé guida The Good Lobby in Italia, un’organizzazione pan-europea che intende democratizzare l’accesso al potere creando lobby buone di cittadini e organizzazioni che si impegnino per le loro cause e per i loro valori.
Rosy Battaglia giornalista d’inchiesta e presidente dell’associazione CittadiniReattivi, progetto di giornalismo civico e associazione impegnata a tutela del diritto di sapere dei cittadini e nel richidere maggiore trasparenza alla PA. Autrice di inchieste nazionali che hanno scavato sulle banche dati pubbliche. Attivista per il Freedom Information Act con la campagna FOIA Italy. Ha a cuore il tema degli opendata.
Paola Caporossi tra i fondatori di Fondazione Etica per la valutazione delle Pubbliche Amministrazioni e la prevenzione della corruzione; l’innovazione a impatto sociale e l’inclusione sociale; la modernizzazione delle istituzioni pubbliche; oltre che presidente dell’Agenzia Rating Pubblico, che si occupa della misurazione della trasparenza e della performance delle Pubbliche Amministrazioni e del loro benchmarking, nonché di processi partecipativi, è coordinatore del GovLoc Lab – LUISS.
Davide del Monte Presidente e socio fondatore di info.nodes, organizzazione per la promozione del giornalismo di inchiesta e dell’attivismo civico. Fino a dicembre 2020 è stato direttore esecutivo di Transparency International Italia. Si interessa in particolare di giustizia sociale e delle relazioni tra politica e mondo privato.
Leonardo Ferrante Referente progetto Common comunità monitoranti di Libera e Gruppo Abele
Isabella Mori, direttrice del servizio di informazione e tutela ai cittadini, delegata alle politiche nazionali sulla trasparenza e anticorruzione dell’associazione Cittadinanzattiva che promuove l’attivismo dei cittadini per la tutela dei diritti, la cura dei beni comuni, il sostegno alle persone in condizioni di debolezza.
Rita Palumbo, Segretario Generale FERPI, Federazione Italiana Relazioni Pubbliche, l’associazione che da più di 50 anni riunisce i professionisti delle Relazioni Pubbliche, e Portavoce e Coordinatore di ReteCoM, la Rete per le Associazioni della Comunicazione e il Management.
La sintesi degli interventi:
Federico Anghelé, The Good Lobby, “Abbiamo bisogno di una società civile forte e vitale che sia in grado di esercitare un ruolo di controllo (e talvolta anche di indirizzo) sulle istituzioni. Chiediamo trasparenza non perché essa sia un fine, ma perché è uno strumento cruciale nelle democrazie di oggi, in cui i cittadini pretendono che i decisori pubblici rendano conto di quel che fanno”.
Rosy Battaglia, giornalista d’inchiesta e presidente di CittadiniReattivi: “La pandemia ha messo in luce come siano indispensabili trasparenza e accesso ai dati per i cittadini, a partire dagli open data su salute, ambiente e spesa pubblica. Purtroppo, il processo decisionale intorno al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ci ha dimostrato come siamo ancora lontani dall’ascolto che il governo deve porre sia al Parlamento ma anche alle organizzazioni della società civile da tempo impegnate ufficialmente per il processo di un governo aperto. Organizzazioni già oggi in grado di proporre modelli di monitoraggio civico sul PNRR e soluzioni per facilitare i processi di comunicazione e dibattito pubblico tra Pubblica Amministrazione e cittadini. Proprio le nuove linee guida di OGP International mettono in rilievo come sia necessaria la co-creazione del prossimo di piano di OpenGov che non deve essere un semplice elenco di buone azioni, ma un modello di prassi di trasparenza e partecipazione per la PA tutta”.
Paola Caporossi, presidente Fondazione Etica: “Senza trasparenza non c’è ripresa né sviluppo. I dati che le PA pubblicano in Amministrazione Trasparente consentono di misurare e comparare la loro efficienza e capacità amministrativa. Per questo, la semplificazione non può avvenire a discapito degli oneri di pubblicazione, ma, al contrario, a sostegno delle amministrazioni che non riescono a farvi fronte. Le PA ci ascoltino, ci chiamino al tavolo della semplificazione e della riforma della PA, perché accanto alla gamba istituzionale serve quella civica, in alcun modo sostituibile dai consulenti.”
Davide Del Monte, presidente dell’associazione info.nodes: “I prossimi sei anni, grazie al PNRR, rappresentano un’occasione irripetibile per far crescere non solo l’economia italiana, ma anche la capacità di inclusione e partecipazione dei cittadini nella vita pubblica del Paese. Il PNRR e, in particolare, le attività di monitoraggio dei singoli progetti potranno essere il campo di sperimentazione per nuove pratiche di partecipazione civica, attraverso il coinvolgimento di associazioni e organizzazioni nel percorso di cambiamento che, si spera, miglioreranno l’Italia”.
Leonardo Ferrante, Scuola Common e Gruppo Abele: “Notizie come quella di oggi dell’arresto del Sindaco di Foggia per corruzione, sebbene tutte da dimostrare, evidenziano quanto sia necessario vigilare tanto come istituzioni e cittadini sull’Amministrazione pubblica. A maggior ragione per il Plan. Le competenze civiche sono necessarie in questa fase per evitare opacità, mala amministrazione e persino corruzione”.
Isabella Mori, responsabile per le politiche della trasparenza di Cittadinanzattiva: “Non ci può essere ripartenza senza la partecipazione attiva e il coinvolgimento dei cittadini, in questo ultimo anno i percorsi di partecipazione e confronto nell’ambito dell’Open Government forum sono “quasi” del tutto mancati. Oggi, siamo qui per riaffermare quanto sia importante prevedere questi spazi. Se non sono le istituzioni a crearli, lo faremo noi cittadini perché su temi come il monitoraggio civico, la trasparenza e la partecipazione non arretreremo mai neanche di un passo”.
Rita Palumbo, Segretario Generale Ferpi “Ringrazio l’Università di Salerno per l’invito, che già lo scorso anno, nonostante fosse l’inizio della pandemia COVID, il 2 marzo del 2020, lo stesso dipartimento e la stessa prof. Vellutino organizzarono il primo appuntamento della Settimana dell’Amministrazione Aperta 2020. Dall’interessante dibattito di oggi è emerso che nel frattempo non è successo praticamente che si andasse nella direzione della trasparenza, dell’accesso civico, dell’accountability. La posizione delle organizzazioni civiche di pretendere il monitoraggio delle azioni pubbliche è legittima e va sostenuta per far sì che le Istituzioni modifichino il rapporto con i cittadini. Con la comunicazione è essenziale per far sì che questo rapporti cambi in modo virtuoso”.