L’Associazione costituita da Università Cattolica del Sacro Cuore, Fondazione Etica e Libera ha messo a punto un modello scientifico per valutare l’efficacia dei progetti contenuti nel Piano. L’obiettivo è garantire la massima trasparenza.
È pronto il metodo di monitoraggio del PNRR studiato da LIBenter, l’Associazione temporanea di scopo costituita nel 2021 da Università Cattolica del Sacro Cuore, capofila dell’iniziativa, Fondazione Etica e Libera.
Un’iniziativa nata con l’intento di predisporre grazie al coinvolgimento di università, istituzioni e società civile uno strumento di valutazione e “accompagnamento” diffuso nell’impiego dei finanziamenti europei per contribuire alla trasparente ed efficace esecuzione di ciascuna delle linee progettuali contenute nel PNRR italiano.
In questi giorni LIBenter ha pubblicato sul proprio sito il metodo di valutazione, la guida e il set di indicatori (a questo link la documentazione).
La guida fornisce gli indicatori per seguire il progetto di investimento nelle sue diverse fasi: dalla progettazione alla gara di appalto alla realizzazione. Consente, ad esempio, di valutare la chiarezza della tempistica di realizzazione, eventuali variazioni nei costi e nei tempi di realizzazione, l’eventuale uso di tecnologie digitali nella progettazione ed esecuzione.
Il modello scientifico, realizzato da Università Cattolica insieme a Fondazione Etica, con la collaborazione dell’Università degli studi di Torino, è a disposizione di esperti, associazioni e semplici cittadini che vogliono monitorare l’andamento di un progetto PNRR nel proprio territorio. Il modello sarà soprattutto utilizzato da gruppi di persone con l’apporto di Libera, facendo tesoro delle sue competenze maturate nella formazione di “comunità monitoranti”. Libera, del resto, già da tempo procede ad attività di formazione grazie alla “Scuola Common” organizzata con il Gruppo Abele; e comunità monitoranti sono sorte o continuamente stanno sorgendo per esempio a Bologna, a Grosseto, a Siena, a Bassano del Grappa.
Così si esprime Nicoletta Parisi, coordinatore di LIBenter e docente di Diritto e politiche di contrasto alla corruzione interna e internazionale nell’Università Cattolica: «L’utilità dell’iniziativa si apprezza ancor più di fronte alle criticità presenti nell’attuale livello di trasparenza circa la “messa a terra” del PNRR. Il sito predisposto dal Governo (Italiadomani) presenta difficoltà di aggiornamento e non dà informazioni di dettaglio capaci di rappresentare i vari livelli di esecuzione del singolo progetto di investimento; la piattaforma – anch’essa governativa – di monitoraggio delle misure contenute nel PNRR, denominata ReGiS, è accessibile solo agli enti pubblici e non ai cittadini. Per questo motivo occorre invece che questi ultimi possano avere strumenti che consentano trasparenza su come, nel nostro caso, le ingenti risorse europee e nazionali stanziate nell’ambito del PNRR vengono utilizzate: il monitoraggio civico è uno di questi strumenti».
LIBenter, così, intende anche favorire e valorizzare l’impegno di persone volenterose e responsabili che vogliano “accompagnare” la pubblica amministrazione (ai suoi vari livelli, in specie – perché più vicini ai cittadini – quello provinciale e comunale) nell’esecuzione dei tanti progetti finanziati dal Piano, utilizzando gli strumenti del controllo diffuso sull’agire pubblico, strumenti che sono regolati dalle norme che assicurano il diritto alla trasparenza amministrativa.