Un record italiano custodito nel capoluogo della Marca: è Treviso la città più virtuosa nella gestione del proprio patrimonio pubblico, quella che lo sa far fruttare al meglio. Altro che affittopoli: ogni cittadino trevigiano “guadagna” quasi 40 euro con la gestione comunale degli immobili. A dirlo è il «Rapporto Rating pubblico del Comuni» realizzato da Fondazione Etica e anticipato dal Corriere della Sera dell’8 febbraio 2018.
Per l’esattezza 38,91 euro: tanto il Comune di Treviso guadagna ogni anno dagli affitti dei propri appartamenti, palazzi, uffici. È la città italiana che fa meglio in questo campo, seguita a distanza da Cuneo (14,20 euro pro capite), Brindisi (13,20 euro), Teramo (11,75 euro), Ancona (8,60 euro), Potenza (7,50 euro) e Campobasso (4,20 euro).
Saldo negativo si registra, in fondo alla classifica, per Cosenza (23,8 euro pro capite netti spesi ogni anno), Siracusa (-7,85 euro), Parma (-6,12 euro), Olbia (-3,90), Brescia (-2,50) e Terni (-2,04).
Il dato riflette il saldo fra affitti pagati dall’amministrazione pubblica e quelli percepiti dalla stessa. E dunque va interpretato alla luce di una serie di dati complessi: ad esempio un’amministrazione che abbia un ampio patrimonio pubblico in cattive condizioni troverà più conveniente prendere uffici di privati in affitto piuttosto che ristrutturare i propri.